Descrizione
Molti si chiedono: se non ci fosse stato papa Giovanni XXIII ci sarebbe mai stato il concilio Vaticano II? Per questo prima di ogni altra questione dobbiamo rispondere alla domanda: ma chi era papa Giovanni? Per alcuni era buono ma ingenuo, un uomo cioè che voleva accontentare tutti. Essendo un uomo semplice sarebbe stato responsabile di aver scatenato forze che gli sarebbero sfuggite di mano, una specie di Ulisse con gli otri di vento. Per altri era un uomo astuto che avrebbe aspettato nell’ubbidienza i tempi opportuni per il rinnovamento. Scelto come papa di transizione avrebbe capito che lo Spirito gli affidava un compito provvidenziale, per realizzare la sua «utopia». A me sembrano tutte ipotesi prive di fondamento. Usare la dietrologia o la regola del sospetto vuol dire impedirci di capire una persona «semplice». Semplice vuol dire: senza pieghe, cioè senza malizia, senza artificio. Papa Roncalli non aveva una maschera e non voleva distruggere la Chiesa o attuare riforme avveniristiche. Era stato educato alla fede nella Provvidenza. Figlio di contadini sapeva che la natura ha i suoi tempi, che il grano prima lo si semina, poi deve marcire nel solco, per poi spigare e, una volta macinato e cotto al forno, diventare pane profumato. La sua carriera è stata lenta, perché non era un carrierista.
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