Ma nella sua gentilezza e nel suo garbo, il poeta afferma anche che ha l’anima armata di rostri e d’artigli. Sì, non a caso il libro si dipana in quattro momenti o movimenti: Tempo, Spazio, Corpo e Anima, una sorta di tetrarchia di elementi, cui si potrebbero attagliare acqua, fuoco, terra e aria.
“La mia faccia | troppo giovane per esser vera | troppo tenera per esser dura.” L’autoritratto-tipo del poeta. Di oggi? Direi d’ogni tempo.
(dalla Postfazione di Anton Carlo Ponti)
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