Questo non è un saggio psicopedagogico, non è una meditazione sul dolore e sul lutto, non è una catechesi. Ciò che vi vorremmo comunicare è una testimonianza di vita, un itinerario di guarigione del cuore espresso attraverso un vissuto personale: l’esperienza del lutto che Maria Letizia ha attraversato con la morte della figlia Marianna, di diciotto anni. Vivere la sofferenza della perdita insieme a qualcuno che ti cammina accanto e lasciandosi illuminare dall’amore del Padre, conduce alla certezza che la morte non avrà mai l’ultima parola.
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