Descrizione
Il monachesimo è uno dei fenomeni più significativi dell’Egitto cristiano. Nato intorno alla seconda metà del III secolo si diffuse rapidamente in tutto il paese, acquistando di volta in volta caratteri e forme diverse. Sant’Antonio, San Paolo di Tebe, Macario e Pacomio furono alcune delle principali personalità che ispirarono una vita di preghiera in solitudine o in collettività separate dal resto degli uomini. I grandi complessi monastici di Nitria, Celle e Scete, in Basso Egitto, così come i monasteri della congregazione pacomiana in Alto Egitto, ispiratori del modello occidentale, furono tra i principali del paese. Tra queste due aree si colloca l’esperienza monastica del Medio Egitto, di cui l’autore è riuscito a identificare gli aspetti di marcata originalità attraverso l’analisi attenta delle fonti, in lingua copta, greca e araba, e la raccolta delle testimonianze archeologiche. Quest’area, generalmente trascurata dagli archeologi, è stata in questi ultimi anni oggetto di approfonditeindagini sul terreno, che hanno contribuito a meglio delineare il carattere del monachesimo locale. Il volume riscrive quindi la storia di questo fenomeno, dalle sue prime esperienze, legate a personalità importanti quali Apollo di Bauit e Giovanni di Licopoli, all’epoca successiva al Concilio di Calcedonia (451), caratterizzata dalla fondazione di comunità di tipo pacomiano, fino all’invasione araba (641) e alla spedizione napoleonica del 1798, quando gli studiosi occidentali ne riscoprirono le testimonianze.
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