Descrizione
“Tra liturgia e musica c’è stata fin dall’inizio una fratellanza. Quando l’uomo loda Dio, la sola parola non basta. La parola rivolta a Dio trascende i limiti del parlare umano. Per questo tale parola, per natura sua, ha dappertutto chiamato in aiuto la musica, il cantare e le voci del creato nel suono degli strumenti. La lode di Dio, infatti, non è prerogativa soltanto dell’uomo. Il culto divino è un far coro con ciò di cui tutte le cose parlano” (J. Ratzinger). Questo libro vuole essere una riflessione sulle potenzialità unitive e sulla dimensione teologia del linguaggio musicale, quale veicolo capace di costruire e di custodire l’armonizzazione delle diversità. Proprio come avviene in un coro: le voci, seppur diverse, proprio nell’atto del cantare insieme, da un lato mantengono le rispettive identità e, dall’altro, emergono grazie alla reciproca interrelazione. Il lavoro che tiene insieme le dimensioni ecumenica e liturgica, è volto a far comprendere come l’opzione musicale risulti essere sorgente di comunione della pluralità; infatti, rileggendo le storie dell’umano e delle stesse esperienze religiose è possibile cogliere nel linguaggio simbolico musicale quel file rouge che dalla notte dei tempi precede, accompagna e sempre risuonerà. “Lingua ove le lingue cessano” (R.M. Rilke).
Per accedere ai contenuti della cartella stampa, richiedi l’accesso inviando una email a
redazione@editricetau.com
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.