Quando il dolore inizia a fiorire

Tratto da una storia vera

Così è nato questo libro: un insieme di racconti, vicende, sguardi, parole, gesti, sentimenti ascoltati, custoditi finché non sono maturati e sono divenuti storie. 

È vero: si parla molto di gioia, di felicità, di successi, di traguardi, di bellezza. Ma è pur vero che il libro della vita ha molte pagine di dolore scritte nella solitudine, che vengono spesso sfogliate troppo rapidamente, alcune di esse pure strappate, non dandogli la possibilità di dire tutto quanto vorrebbero invece raccontare. Il dolore: esperienza così comune, eppure così poco sacralizzata. 

Nonna. I nonni. Ma non solo loro. Ciò che promette di “medicare il cuore” in questo libro sono le relazioni: nonni e nipoti; nonna e nipote; giovani e anziani. Le parole belle sono i farmaci. I racconti – 12 in tutto – rappresentano alcuni luoghi sacri del cuore umano in cerca di senso spesso molto poco visitati. 

L’ascolto è quell’esperienza così comune e accessibile a tutti per far sentire il dolore “a casa” affinché esca allo scoperto perché diventi altro. 

Pensieri faticosi, dipendenza, fine vita, sfregio del cuore, crisi di identità, fede; difficoltà di fare scelte ma anche capacità di stupirsi e della sana ironia. Giovani e adulti ne sono i protagonisti. Un libro per tutti. Pagine che offrono un’esperienza perché più persone possibili si sentano credute nel loro dolore. Come dice nonna: «Sappi che il tuo dolore per fiorire, dev’essere creduto». 

Non ci sono supereroi. C’è solo attenzione alle occasioni che la vita di tutti i giorni offre per quanti scelgono di restare in ascolto, certi che tutto nella vita – ma proprio tutto – è chiamato a fiorire. Anche il dolore. Il mio, il tuo, il vostro, il loro. Non c’è nulla che non possa fiorire. Prima, però, è necessario “medicare il cuore” perché la vita riparta e i fantasmi che la imprigionano lascino il posto alla speranza e alla fiducia. 

Non è un libro; è un’esperienza scritta con un inchiostro del tutto particolare: lacrime intrise di gioia, perché raccolte da qualcuno e credute. 

dell’autore