Il TAU del mattino “…è necessario che io annunci anche alle altre città”

di mons. Lorenzo Piva

Mercoledì XXII settimana 

San Giuseppe d’Arimatea Lc 4, 38-44

“…è necessario che io annunci anche alle altre città”.

Non è più la sinagoga il luogo privilegiato in cui incontrare Dio, ma la casa. Lì infatti Gesù sceglie di vivere – nella casa di Pietro – e lì avviene il miracolo.

Luca racconta che la suocera di Pietro era a letto molto probabilmente per una febbre malarica. Gesù la guarisce all’istante e si mette a servire.

Chi guarisce nello spirito si fa servo dei fratelli che premono alla porta. Sono le periferie del mondo i luoghi in cui si rivela la bontà e la tenerezza di Dio.

La Chiesa è chiamata a farsi ponte d’incontro fra Dio e il mondo. Nessun’altra missione le compete, meno che meno quella del potere o dell’affare.

Gesù, poi, rubando tempo al sonno, si ritira in preghiera per trovare nuova energia: più si è travolti dalle cose, e più serve tempo per respirare Dio. 

La preghiera prolungata porta Gesù a scelte e decisioni: non resterà a Cafarnao dove la sua opera è ormai riconosciuta. Si rivolgerà ad altri villaggi. 

Guai a credere di avere Gesù in esclusiva: una sorta di tesoro da custodire gelosamente, come fosse privilegio di pochi. Egli vuole una Chiesa in uscita. 

Gesù va oltre gli steccati umani e culturali a diffondere la Parola. E faranno come lui i discepoli di un Maestro che non ha dove posare il capo.