Il TAU del mattino “…nell’ora che non immaginate il Signore verrà”

di mons. Lorenzo Piva

Giovedì XXI settimana 

Mt 24, 42-51

“…ti ho visto quand’eri sotto l’albero di fichi”.

Soltanto l’evangelista Giovanni riporta l’incontro con Gesù di Bartolomeo, nativo di Cana, a due passi da Nazaret, e noto pure col nome di Natanaele.

Nel suo cuore convivono sete di conoscenza e diffidenza. Lo raggiunge Filippo vicino a un fico, alla cui ombra si leggeva la Parola: dalla sua dolcezza a quella  dell’anima, dicevano.

“Cosa mai può venire di buon da lì?”, obietta Bartolomeo quando viene a sapere da Filippo che il Messia è Gesù di Nazaret, un piccolo borgo di Israele mai citato nella Bibbia.

L’incontro con Gesù esalta l’onestà di Bartolomeo. Uomo senza peli sulla lingua, può sembrare criticone, ma Gesù ne sa vedere i lati positivi. 

Dove è scritto che per essere santi serve dire sempre di sì? Un Santo non è per forza un albero che si piega al vento delle prime emozioni.

Ci sono anche Santi di ruvida stoffa… ricchi di una propria storia e poco disposti a svendersi al primo venditore di promesse. E tale avrebbe potuto essere Gesù stesso.

Gesù non teme i confronti e troverà posto nel cuore di Bartolomeo, uomo schietto, non cerimonioso, e capace di mantenere la schiena diritta.

Pur determinato, Bartolomeo sarà altrettanto pronto a dire di sì al nuovo Maestro capace non di vendere fumo, ma di sacrificare se stesso.