Sinodo, assemblea convocata dal Risorto

di Agostino Porreca

Il Sinodo è un evento di grazia. Non è una “convention” ecclesiale, un convegno di studi o un congresso politico, non è una sorta di parlamento cattolico, ma un evento di grazia, un processo di guarigione condotto dallo Spirito. È quanto ha affermato Papa Francesco all’apertura del processo sinodale (10 ottobre 2021). L’anima del cammino ecclesiale della sinodalità è lo Spirito Santo. Senza lo Spirito non c’è autentica sinodalità. Il Sinodo è evento liturgico; esso si radica nell’Eucaristia. L’Eucaristia è la sorgente della sinodalità, l’Eucaristia plasma il volto della Chiesa sinodale.

La sinodalità è dimensione costitutiva della Chiesa. Non è una semplice proprietà della Chiesa, ma sua dimensione costitutiva. Attraverso di essa la Chiesa si manifesta e configura come Popolo di Dio in cammino e assemblea convocata dal Risorto. La sinodalità, nel contesto ecclesiologico della communio, indica lo specifico modus vivendi et operandi della Chiesa Popolo di Dio che manifesta e realizza in concreto il suo essere comunione nel camminare insieme, nel radunarsi in assemblea e nel partecipare attivamente di tutti i suoi membri alla sua missione evangelizzatrice (CTI); la sinodalità non è un semplice evento, ma un processo; è uno stile che non comunica soltanto la forma e la formalità di ciò che la Chiesa è, ma il suo essere più profondo.

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Sguardi sulla chiesa sinodale

Chiesa sinodale: Chiesa in uscita missionaria. «Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio»: Francesco ha pronunciato questa frase nel suo noto discorso del 17 ottobre 2015, commemorando il cinquantesimo anniversario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi ad opera di Paolo VI. Si tratta di un’affermazione programmatica che si articola nella sua chiamata alla riforma della Chiesa attraverso una conversione pastorale e un’uscita missionaria. Papa Francesco sogna una riforma della Chiesa in chiave missionaria capace di rinnovare tutto. La riforma della Chiesa e nella Chiesa si realizza attraverso processi sinodali; essa è guidata dal paradigma della conversione missionaria e dal dinamismo dell’evangelizzazione. Solo una Chiesa sinodale, di uomini e di donne che camminano insieme in Cristo e che vivono la medesima passione per il Regno, sarà in grado di mettere al primo posto l’annuncio del Vangelo. La Chiesa è comunione, espressa e coltivata attraverso la partecipazione di tutti, a servizio della missione.

La Chiesa sinodale è Chiesa dell’ascolto. Il processo sinodale inizia ascoltando il Popolo di Dio, prosegue ascoltando i Pastori, culmina nell’ascolto del Vescovo di Roma, chiamato a pronunciarsi come Pastore e Dottore di tutti i cristiani. La Chiesa sinodale è Chiesa dell’ascolto. Si tratta di un ascolto reciproco in cui ciascuno ha qualcosa da imparare. Popolo fedele, Collegio episcopale, Vescovo di Roma: l’uno in ascolto degli altri e tutti in ascolto dello Spirito Santo. Ci vuole coraggio per ascoltare tutte le voci, specialmente quelle dei più semplici e umili e non solo quelle di coloro che gravitano nei circuiti ecclesiali. Tutto il Popolo di Dio, e non soltanto il numero ristretto dei fedeli praticanti, è profetico, portatore di una parola da parte del Signore, dotato dell’unzione che lo rende infallibile in credendo, del sensus fidei, che lo aiuta a discernere ciò che viene realmente da Dio. “Lo Spirito ci chiede di metterci in ascolto delle domande, degli affanni, delle speranze di ogni Chiesa, di ogni popolo e nazione. E anche in ascolto del mondo, delle sfide e dei cambiamenti che ci mette davanti. Non insonorizziamo il cuore, non blindiamoci dentro le nostre certezze. Le certezze tante volte ci chiudono. Ascoltiamoci” (Papa Francesco, 10 ottobre 2021).