La vita e la dottrina di Veronica sono, iinfatti, un cibo “disceso dal cielo”, tanto sono impregnate di divino; sembrano, infatti, una ruota che gira continuamente sopra un unico perno: Dio.
Se è sempre difficile scrivere dei Santi, è oressoché impossibile farlo quando i Santi hanno scritto di se stessi, perché nessuno riuscirà a farlo meglio di loro. Se poi ce n’è di quelli che hanno riempito ventiduemila fogli, come ha fatto S. Veronica Giuliani, usando non solo l’inchiostro, ma anche il proprio sangue e quello di Gesù, è meglio rinunciarci.
Tuttavia è lecito tentare: rintracciare e presentare i sentieri percorsi dalla Santa, che sono quelli della grazia e della fede, è come raccogliere le famose molliche di cui volva cibarsi la povera donna cananea che Gesù incontrò nella Fenicia, e saziarsene.
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