Coppia e figli: imparare ad accogliersi #2

SECONDA PARTE | IL VISSUTO

di Maria Luisa Papa

(Tratto dalla conferenza della D.ssa Maria Luisa Papa durante il Convegno “L’accoglienza dell’alterità nella coppia e nei figli” svoltosi il 15 gennaio 2022 in occasione dell’8vo evento annuale dell’Associazione “Rete Famiglie Adottive”).

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COSTRUIRSI UNA SOLIDA IDENTITÀ

Una identità solida si raggiunge quando si amalgamano in modo sufficientemente stabile diverse qualità. Quando un soggetto sperimenta questa armonia sente quello che siamo soliti chiamare naturale amor proprio: amore per l’essere che uno è, amore per la razza, per il lignaggio, per il popolo a cui appartiene, senza estremizzazioni. Possiamo allora dire che se stiamo bene da soli e andiamo d’accordo con noi stessi possiamo accogliere l’altro. E allora anche l’ambiente sociale e culturale in cui si vive (come insieme di costumi, leggi, abitudini) diventa un ambito dove si possono sviluppare quelle qualità individuali ricevute per eredità e per identificazioni. Una identità ben stabilita si forma grazie anche a un ambiente familiare in cui sono prevalsi e prevalgono coerenza e autenticità negli adulti che si prendono cura del bambino, accompagnandolo nel suo percorso di crescita. Coerenza e autenticità comportano che quanto i genitori vanno professando, dichiarando e predicando corrisponda alle loro azioni. In una parola sola: un genitore dovrebbe essere una testimonianza concreta dei principi da lui stesso sostenuti. Questo è un impegno importante da prendere con sé stessi, un impegno che ognuno è necessario persegua con costanza per tutta la vita: essere in armonia tra ciò che si pensa e ciò che si fa. Ovviamente questa è una indicazione di un percorso di crescita più facile a dirsi che ad attuarsi, quello che conta è camminare verso questa meta, sapendo che non si può raggiungere una volta per tutte.

ABBRACCIARE LA NOSTRA STORIA

In questo modo è possibile riunire armonicamente passato e presente – un passato e un presente che è dei genitori con la loro storia personale e di coppia ed è anche del bambino. Un incontro di storie passate che confluiscono nel presente [1]. Così si struttura una identità salutare. Una identità che dovrebbe conservare però un grado di flessibilità, che sia capace di cambiamenti e di integrazioni nuove senza cessare di essere la stessa. Quando la piantina di fico comincia a crescere, può accadere che incontri nel suo percorso un’asperità sporgente di un muro che potrebbe ostacolarne la crescita. Ma la pianta grazie ad un tronco disposto a torcersi, aggira l’ostacolo così da poter proseguire la sua espansione verso l’alto. Così accade che il fico “impara” ad accettare le avversità, ad adattarsi preservando il proprio progetto. L’adattamento presuppone una capacità di tolleranza che consente ad un uomo di integrarsi con l’altro, smussando gli angoli delle differenze, alla ricerca di una convivenza armonica; l’intolleranza, invece, è intesa come quella che protegge il proprio sé, e dovrà esercitarsi ad esempio quando un individuo si integra in un gruppo a cui non sente di appartenere completamente e ad un certo punto presta attenzione al desiderio di separarsene e riesce a farlo. Questo ci permette di mettere luce su un punto: l’intolleranza quando non diventa eccessiva, è una difesa necessaria per la vita.

LA VITA NON È TEORIA

Prima di proseguire tengo a precisare che quanto ho fin qui ho descritto a proposito dello sviluppo della identità psichica è una condizione teorica utile solo alla spiegazione del processo. La vita è altro. Intendo dire che uno sviluppo di identità si evolve con arresti, regressioni e progressi, così che ognuno di noi procede nella strada della propria crescita con la propria andatura. La crescita, infatti, non si genera secondo un andamento lineare, ma attraverso un movimento a spirale, proprio come ben rappresenta la geometria della chiocciola delle lumache.[2] La lumaca esce dall’uovo che ha già la chiocciola e questa parte non è separabile dal resto del corpo. Crescendo la lumaca costruisce gli strati superiori sul bordo della chiocciola che poi occupa con la nuova massa corporea. Questo movimento a spirale con cui si accresce la chiocciola costituisce il giusto equilibrio fra lunghezza e area di accrescimento.

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[1] Papa ML (2018) “La verità” da Noi ti adottiamo tu ci adotti , Tau Editrice, Todi, 2018

[2] Morrone V.A. (2013) Il processo terapeutico, Alpes Italia Editore